Aggiornamento 15 Dicembre, 8h30: Come volevasi dimostrare… Domenico De Siano ha contribuito con il suo voto alla fiducia al Governo Berlusconi, ciò nonostante l’Art. 122, secondo comma della Costituzione.
I “Garanti” della nostra Legge Fondamentale (Corte Costituzionale, Presidenza della Repubblica) interpellati, finora non hanno fornito alcuna risposta.
Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo.
Questo recita l’Articolo 122 secondo comma della nostra Costituzione. Eppure c’è qualcuno che questo articolo lo sta violando da oltre due mesi e che ha intenzione di continuare a farlo.
Stiamo parlando di Domenico De Siano (PDL), ischitano, consigliere provinciale, regionale, il 22 settembre scorso è stato nominato anche Deputato alla Camera in sostituzione del collega PDL Marcello Taglialatela revocato perché incompatibile. Il colmo è che anche De Siano è incompatibile in quanto già consigliere regionale, ma ciò non ha impedito la sua nomina.
A tempo di record, dopo “appena” due mesi, la Giunta per le Elezioni, presieduta dal deputato del Partito Democratico Maurizio Migliavacca, ha convalidato l’elezione di De Siano (nonostante l’Art 122 della Costituzione parli chiarissimo) ma, constatata l’incompatibilità, ha invitato il presidente della Camera Gianfranco Fini a scrivere al deputato incompatibile De Siano per chiedergli la cortesia di voler gentilmente optare tra rimanere deputato o consigliere regionale.
Questo con una lentezza che permette al Sig. De Siano di percepire un ulteriore stipendio (incostituzionale) di circa 12 mila euro al mese che, tra l’altro una volta revocata la sua carica, la Camera NON gli chiederà di restituire (nonostante l’Art. 122 Costituzionale e l’Art 3 della Legge 31 ottobre 1965, n. 1261 che dispone il divieto di cumulo delle indennità).
E’ come se uno di noi, comuni mortali, beneficiasse di un aiuto sociale o di un’indennità da parte dello Stato (disoccupazione, pensione, invalidità etc.) e che quando l’ente erogatore si accorge che non ne avevamo diritto si limitasse semplicemente a fermare il pagamento delle somme senza chiederci la restituzione di quanto ingiustamente ricevuto fino a quel momento. Della serie “Chi ha avuto, ha avuto, …chi ha dato, ha dato“
I trenta giorni concessi a De Siano dal Presidente della Camera Fini scadranno fra due settimane, e sembra che questi abbia intenzione di restare fino all’ultimo per giocare un ruolo decisivo nel voto di fiducia del prossimo 14 dicembre.
Se quel giorno il Governo Berlusconi si salverà per un voto sarà stato a causa della violazione dell’Articolo 122 della Costituzione da parte di De Siano. Ora una domanda mi sorge spontanea: dove sono quelli che dovrebbero garantirne il rispetto?
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